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Per partecipare al Premio, ogni avicoltore dovrà raccontare una “storia di pratica virtuosa” in allevamento legata a 4 aree specifiche. Vediamole nel dettaglio.

Benessere degli animali

Crescere gli animali in buona salute è un bene per tutti: questo è anche il primo obiettivo per gli allevatori. In Italia da 60 anni i polli e i tacchini sono allevati a terra e non in batteria, in genere all’interno di ampi capannoni, nel rispetto delle norme europee e italiane – le più rigorose al mondo – che stabiliscono parametri (microclima, illuminazione, densità di allevamento) tali da assicurare all’animale condizioni di benessere  e di consentirgli  di espletare i comportamenti naturali. Il rispetto del benessere aniamel, così come l’attuazione corretta e puntuale delle pratiche di biosicurezza contribuiscono a ridurre sensibilmente il rischio malattie e, quindi, la necessità di intervenire con terapie veterinarie. Oggi , infatti, meno di un pollo su cinque viene trattato con antibiotici e solo se strettamente necessario per la salute dell’animale, dietro attento controllo del medico veterinario della ASL.

Sostenibilità ambientale

Le carni avicole sono tra i prodotti della zootecnia che meno impattano sull’ambiente. Un solo esempio: oggi si ottiene un 1 kg di carne avicola con 1,7 kg di mangime, un valore che non ha paragoni in nessun altro settore zootecnico e che consente di utilizzare al meglio materie prime sempre più preziose per il nostro pianeta (e per quello che erediteranno i nostri figli).
Gli avicoltori italiani consolidano questo primato con numerose altre scelte di sostenibilità ambientale, tra cui: interventi di efficienza energetica; contenimento delle emissioni di anidride carbonica; utilizzo delle energie rinnovabili con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli allevamenti e degli stabilimenti; costruzione di impianti per la produzione di biogas o per l’utilizzo di sottoprodotti di lavorazione e di trattamento delle acque reflue.

Innovazione tecnologica

La filiera è impegnata in un continuo processo di miglioramento e innovazione delle tecniche di allevamento. La massima attenzione è rivolta alle regole e alle procedure che garantiscono il pieno benessere animale, un elemento sempre più centrale nelle produzioni agroalimentari integrate e di qualità.
I moderni allevamenti sono dotati di complessi sistemi digitali che consentono agli allevatori di impostare li parametri microclimatici ambientali dell’allevamento (umidità, temperatura, ricambio d’aria , ecc.) in base all’età degli animali, monitorando costantemente i parametri e adattandoli alla fase di crescita degli animali. Un elaborato algoritmo segnala agli allevatori la quantità di mangime da somministrare agli animali in base alla loro età e al loro peso. E in ogni momento gli allevatori, attraverso tablet o smartphone, possono connettersi al sistema elettronico del loro allevamento per controllare e,in caso, modificare le condizioni.

Biosicurezza

La biosicurezza in avicoltura rappresenta  l’insieme di quelle pratiche e procedure atte a ridurre la circolazione degli agenti patogeni nell’allevamento. Questo vale sia quando si parla di agenti potenzialmente trasmissibili dall’interno all’esterno, sia quando ci si riferisce ad agenti che possono essere portati all’interno degli allevamenti. Per garantire un alto standard in termini di biosicurezza, gli avicoltori italiani mettono in pratica numerose misure preventive, come a esempio l’adozione di barriere protettive all’ingresso dell’allevamento o l’utilizzo di indumenti e calzari  dedicati esclusivamente a quel singolo capannone di allevamento. Le regole non si limitano inoltre a ciò che accade all’interno dell’allevamento, ma anche all’area che lo circonda. E’ necessario, infatti disporre di un’area di sosta per i veicoli del personale e dei visitatori (del cui ingresso va tenuta traccia in un apposito registro) e ,per gestire i periodici approvvigionamenti del mangime, i camion che lo trasportano vengono completamente disinfettati in ingresso in un’area ad hoc posta a una distanza di sicurezza dall’allevamento.